Ecoló ha presentato alcune proposte per il nuovo Piano Operativo Comunale (POC) di Sesto Fiorentino, che avrà il compito di individuare gli interventi da realizzare nei prossimi cinque anni a livello urbanistico. A questo link potete scaricare il file con tutte le nostre proposte, che possono essere riassunte in quattro linee di azione: il centro cittadino, Sesto “sotto il treno”, il sistema dei parchi, l’Osmannoro.
Il centro cittadino:
Sesto è una città relativamente giovane, e fino a due secoli fa non aveva un centro urbano definito, bensì si sviluppava attraverso una moltitudine di micro-borghi. La proposta di Ecoló coniuga tradizione e innovazione, e punta a valorizzare gli spazi pubblici, seguendo il positivo e fortunato caso di piazza IV Novembre, divenuta piazza popolare e fruita dalla cittadinanza. Oltre al centro, tutti i quartieri cosiddetti periferici (Neto, Quinto Basso, l’area Sud Ferrovia -Padule e Zambra- etc.), dove è prevalente l’edilizia residenziale ma c’è anche un’importante rete di spazi verdi, devono essere ripensati e integrati nel tessuto urbano. Proposte operative:
- Riprogettazione della piazza del Mercato con il coinvolgimento dei cittadini, delle associazioni e dei commercianti della zona;
- Piano di investimento sui Centri Civici di Quartiere;
- Progetto di “agopuntura urbana” con micro-interventi localizzati nei quartieri della città (Neto, Quinto, Zambra, Padule) atti a favorire vita sociale, spazi d’incontro e prossimità (piazzette “miste” con spazi gioco, spazi sosta, fontanelli, spazi mercato, ecc.);
- Valorizzazione dei micro-borghi storici di Sesto.
Sesto “sotto il treno”:
L’area “sotto il treno” è sicuramente fra le più interessanti dal punto di vista urbanistico, ma anche fra le più difficili. I quartieri di Padule, San Lorenzo, Zambra, fino ai più recenti insediamenti sorti lungo via Pasolini sono fra i meno compiuti del disegno urbano di Sesto. Questi quartieri meritano di essere dotati di servizi e spazi adeguati, e il modo di farlo secondo noi c’è. Proposte operative:
- Divisione dell’attuale centro civico “Sud Ferrovia” in due centri civici, uno per l’area Padule/Togliatti, l’altro per l’area San Lorenzo/Zambra/Pasolini;
- Valorizzazione dei borghi storici presenti e riprogettazione delle aree a verde;
- Destinazione dell’area agricola tra via Pasolini e viale della Pace a spazio sociale agrourbano (orti collettivi e sociali, spazi aggregativi, ecc.);
- Definizione e configurazione degli assi di collegamento tra via Pasolini e il quartiere PL1-PL13;
- Completamento del lotto intercluso fra via dei Giunchi, via Lazzerini e l’argine del torrente Zambra con l’obiettivo primario di dotare il quartiere di spazi pubblici, spazi di gioco e socializzazione a definire il disegno urbano dell’area nonché il margine urbano-rurale.
Il sistema dei parchi:
Per il sistema dei parchi, che comprende la Piana, le Colline e Monte Morello, Ecoló presenta numerosi proposte operative, che vanno dalla ridefinizione e tutela delle aree agricole intercluse e di margine alla costituzione di un Distretto Biologico integrato, in collaborazione con il comune di Calenzano e revisione del progetto di parco delle Colline e sua definizione in Parco Agricolo.
Tutto ciò dovrà essere adeguatamente monitorato da un apposito Sportello Verde multifunzionale, struttura tecnica che immaginiamo sentinella e “tutor” per gli abitanti del territorio per i temi ambientali, rurali, energetici e forestali. Abbiamo inoltre proposto la realizzazione di un nuovo ambiente umido nella porzione sud della Piana sestese ad ulteriore tutela ed accrescimento della biodiversità.
L’Osmannoro:
Tra le aree maggiormente problematiche vi è certamente quella industriale dell’Osmannoro, dove l’eccessiva crescita del tessuto urbano-industriale ha causato notevoli danni ambientali e sociali. La nostra proposta punta alla creazione di un distretto industriale sostenibile, facendo dell’Osmannoro il fiore all’occhiello della realtà economica della piana. Proposte operative:
- Riprogettazione dell’intera rete stradale di pertinenza comunale (ciclopedonali, alberi etc.);
- Piano di forestazione urbana dell’area dell’Osmannoro, individuando aree possibili fra spazi spartitraffico, rotatorie, argini di canali, terreni abbandonati, ecc.;
- Progetto in collaborazione con gli agricoltori per lo sviluppo di coltivazioni non alimentari (tessili e biogas) per risanamento ambientale dei terreni;
- Piano di efficientamento energetico degli edifici residenziali, piattaforme industriali e commerciali e progetto di recupero delle acque piovane e reflue e loro convogliamento in area umida che svolga funzione di fitodepurazione.
- Individuazione di un’area da dedicare al recupero di materiali riutilizzabili dai rifiuti farebbe di Sesto e del suo Osmannoro davvero una città a rifiuti zero.
Auspichiamo che le nostre proposte operative vengano accolte e trovino il giusto spazio nell’azione di governo del territorio. Se vogliamo portare avanti una reale transizione ecologica sono necessarie scelte di pianificazione urbana che segnino un cambio di passo. La città va restituita al territorio, un unico organismo in cui quartieri urbani, boschi, campagne e aree naturali devono essere progettati insieme per poter respirare e crescere.