Trasporti gratis a Firenze
Ecolo’ pensa che Firenze debba diventare la prima città italiana in cui i trasporti sono gratuiti per tutti. Sulla scia delle esperienze di Lusseburgo, Tallin e altre città[1], crediamo che si tratti di una politica sostenibile economicamente e fondamentale per realizzare la transizione ecologica.
Cerchiamo alleati per rendere concreto questo progetto. Associazioni, partiti al governo e all’opposizione, sindacati, organizzazioni di rappresentanza: vogliamo costruire un’alleanza per la transizione giusta, e i trasporti pubblici sono un primo grande obiettivo concreto sul quale lavorare.
È difficile fare una stima del costo dell’operazione ma un riferimento di massima può essere quello dell’esperienza del Lussemburgo: un paese di circa 600mila abitanti in cui il costo dell’operazione è stato stimato attorno ai 40 milioni di euro.[2]
La copertura finanziaria per un costo di quest’ordine di grandezza potrebbe basarsi su due entrate.
Un terzo dei fondi potrebbero essere ottenuti da una rimodulazione dell’addizionale comunale IRPEF. Per la restante copertura facciamo due ipotesi, la prima è un raddoppio dell’imposta di soggiorno, ad oggi non percorribile ma che potrebbe esserlo in un prossimo futuro (si veda ad esempio l’emendamento proposto recentemente alla legge di bilancio[3]). In alternativa, i proventi potrebbero provenire dal biglietto di ingresso allo scudo verde che entrerà in funzione a breve a Firenze.
La rimodulazione della flat tax addizionale IRPEF
Sulla base dei dati delle dichiarazioni dei redditi dei residenti a Firenze stimiamo che l’abbandono della flat tax dello 0,2% e l’introduzione di un’addizionale progressiva possa portare nelle casse del Comune approssimativamente 9,4 milioni di €.
Se si considera il costo di un abbonamento annuale pari a 294 €, la maggiore tassazione sarebbe più che compensata per il 95% dei percettori fiorentini. Solo il 5% più ricco potrebbe subire una perdita, ma solo nel caso non abbia familiari a carico che usufruiscono dei trasporti gratis.
Ipotesi di modifica dell’addizionale IRPEF:
Fascia di reddito | Oggi (*) | Proposta |
0-15mila € | 0 | 0,4% |
15mila-28mila € | 0 | 0,5% |
28mila-55mila € | 0,2% | 0,6% |
55mila-75mila € | 0,2% | 0,7% |
oltre 75mila € | 0,2% | 0,8% |
(*) esenzione fino a 25mila € | ||
Come cambia l’IRPEF a seconda del reddito imponibile? Il grafico sotto riporta l’aumento dell’IRPEF a seconda del reddito imponibile. La linea orizzontale tratteggiata indica quando l’aumento dell’IRPEF è superiore al costo di un abbonamento, questo avviene a circa 78mila € di imponibile. Il 95.5% dei percettori di reddito a Firenze dichiara un importo minore.
Il finanziamento dei restanti 30 milioni di costo
La nostra prima ipotesi è che il resto del finanziamento avvenga attraverso un aumento dell’imposta di soggiorno. Firenze ha già un’imposta di soggiorno molto elevata, vicina ai massimi di legge. Ma la finanziaria apre alla possibilità che questa imposta possa essere aumentata in modo sostanziale. Come dovrebbe cambiare l’imposta di soggiorno per coprire i restanti costi per un servizio di trasporto gratuito per tutti?
L’imposta di soggiorno a Firenze non è fissa, dipende dal tipo di alloggio, ma un raddoppio per tutte le categorie di alloggio sarebbe sicuramente sufficiente a reperire la cifra necessaria. A titolo esemplificativo: per un albergo a 4 stelle si passerebbe da 4,90 € a notte a 9,80 €. Per un campeggio da 3€ a 6€ a notte. Per un Airbnb si passerebbe da 4 € a 8 € per notte.[4] Questo aggravio per i turisti sarebbe in parte compensato dalla gratuità dei servizi di trasporto che permetterebbe loro non solo di visitare una Firenze meno inquinata ma anche di potersi spostare gratuitamente per la città. Per questo riteniamo che usare il gettito per rendere gratuito il trasporto pubblico locale sia coerente con quanto previsto dalla legge riguardo all’utilizzo dell’imposta di soggiorno[5].
L’aumento dell’imposta di soggiorno è una possibilità concreta di finanziamento soltanto nel caso in cui la legge renda possibile di modificarne l’importo sopra i 5 €. Se questa opzione non sarà percorribile immaginiamo un finanziamento basato sul biglietto di ingresso allo scudo verde in fase di realizzazione per Firenze (sulla stampa si parla di 2024), coerentemente con quanto succede a Milano dove il Comune incassa circa 40 milioni l’anno dai biglietti per l’ingresso in Area C[6]. Per garantire la copertura, nel caso di Firenze sarebbe necessario calibrare un biglietto di ingresso proporzionato che è un’operazione difficilmente realizzabile ex-ante.
Il trasporto gratis è efficace se applicato in sinergia con altre azioni
Le esperienze di altre città ci mettono in guardia sull’adottare questa politica senza calarla in un ridisegno più generale della città. Presa singolarmente, altrimenti, l’eliminazione del costo del servizio rischia di attrarre più che altro persone che oggi si spostano in bici o a piedi e non gli automobilisti[7]. È importante che questa politica sia quindi introdotta parallelamente a una riduzione dello spazio per le auto, pedonalizzazioni e restringimenti di carreggiata tesi a lasciare spazio in strada a pedoni, bici, tram e autobus. Magari proprio l’applicazione dello scudo verde potrebbe rappresentare la giusta occasione per introdurre la gratuità del trasporto pubblico locale nell’area metropolitana di Firenze: a fronte di una misura di limitazione del traffico veicolare privato urbano, si introdurrebbe un valido incentivo all’uso dei mezzi pubblici per chi si sposta in auto per raggiungere la città.
[1] In Italia Genova sta sperimentando da mesi trasporti gratuiti per alcune tipologie di mezzi e fasce orarie: https://smart.comune.genova.it/comunicati-stampa-articoli/settembre-trasporto-pubblico-urbano-gratuito-le-matricole-0
[2] https://www.bloomberg.com/news/articles/2022-07-07/inside-luxembourg-s-experiment-with-free-public-transit
[3] https://www.lanazione.it/firenze/cronaca/tassa-di-soggiorno-emendamento-per-alzarla-a-dieci-euro-a-notte-1.8390446/amp
[4] http://centroservizi.lineacomune.it/immagini/images/IMPOSTASOGGIORNO/firenze2014/delibera4832019tariffe2020.pdf
[5] Al comma 1 dell’articolo 4 del D.Lgs. del 14 marzo 2011 n. 23 si legge: è destinato a finanziare interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali.
[6] https://www.ansa.it/lombardia/notizie/2020/01/22/milano-4-mln-incassi-ingressi-area-c_5fea2685-5e02-405b-a08c-fdb6685d8286.html
[7] https://www.theguardian.com/cities/2016/oct/11/tallinn-experiment-estonia-public-transport-free-cities