Oggi i co-portavoce di Ecolò, Giovanni Graziani e Caterina Arciprete, insieme ai due capolista Vincenzo Pizzolo (Sinistra Italiana) e Egidio Raimondi (Europa Verde) hanno parlato con i giornalisti nella sede del comitato elettorale di Sara Funaro insieme alla candidada sindaca.
Ecco le parole di Caterina Arciprete:
“Siamo una realtà nuova ecologista, nata dal basso, siamo in rete con liste civiche ecologiste italiane. Ci ispiriamo agli european greens, la nostra è una comunità attiva, motivata, eterogenea in termini di età e di provenienza, per noi è molto importante il metodo con cui si fa politica, la partecipazione effettiva, la trasparenza, la parità di genere. Non è un caso che abbiamo 2 coportavoce, l’altro è Giovanni Graziani, candidato al Consiglio Comunale insieme a me.
Come Ecolò abbiamo deciso di unire le forze, invece che frammentarci, con due gruppi che hanno chiara l’urgenza di realizzare una transizione ecologica giusta. Abbiamo deciso di credere nella possibilità di un cambio di rotta per Firenze assieme ad un Partito Democratico che ha deciso di allargare la coalizione in senso progressista.
La sfida è realizzare la transizione ecologica. Abbiamo capito che è importante, ma il come è complesso. Richiede visione e molte competenze tecniche, ma anche una forte lente analitica per evitare che politiche di transizione possano rinforzare le disuguaglianza sociali. Approccio ecologista non significa le politiche del verde ma considerare la città come un’ecosistema che deve essere in equilibrio oggi, ma soprattutto domani.
Firenze ha iniziato una svolta ecologista che ci impegniamo a rendere ancora più concreta.
Alcune priorità per noi sono:
Fotovoltaico: Per quanto l’amministrazione uscente abbia lavorato nella direzione di rendere possibile l’installazione di impianti per la generazione di energia solare in città, Firenze rimane ancora una città dove è molto complicato installare impianti solari sulle coperture degli edifici. Molto più facile storicamente è stato installare parabole e ripetitori per la tv satellitare.. Vogliamo lavorare per accelerare una liberalizzazione maggiore dell’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti
Le isole del fresco: Vogliamo che tutti i fiorentini abbiano, al massimo a 10’ a piedi da casa loro, un’isola del fresco. L’isola del fresco è una zona con superficie permeabile, ricca di vegetazione, che fornisce ombra d’estate e in cui sia disponibile acqua fresca e pulita gratuita.. Si tratta di posti in cui si può passare un pomeriggio d’estate socializzando, svincolando la socializzazione dall’attività di consumo, per cui devono essere previsti tavoli e panchine in abbondanza. Inoltre, costituiscono uno strumento di mitigazione del surriscaldamento indotto nelle aree urbane a intensa attività antropica, che forniscono così un servizio ecosistemico a tutto il sistema dell’area metropolitana, e non solo al rispettivo vicinato.
Riduzione del traffico veicolare potenziando il TPL, le strade scolastiche, l’accessibilità dei mezzi. Ecco , questo è un esempio molto chiaro dove si vede che purtroppo non basta garantire I tram/bus per far cambiare abitudini ai cittadini. Vanno resi economicamente accessibili (ed un passo è stato fatto) ma va anche cambiata la struttura della città e l’organizzazione del lavoro. Come fa una persona che deve accompagnare i figli da una parte all’altra, e magari nel mentre fare la spesa, e magari tornare in tempo per una call, rinunciare al mezzo privato? Ci vuole una città a 15 minuti, una città che si prende carico del lavoro di cura, magari stringendo accordi sul welfare d’azienda e sul lavoro agile, una città che permette ai bambini di muoversi in autonomia.
Overturism: Oltre ai partiti ci sono molte associazioni e comitati che in questi anni hanno segnalato con forza alle istituzioni la necessità di affrontare il problema dell’eccessiva presenza di turisti, l’overturism, questo è un problema enorme, comune a molte città e luoghi del mondo. Abbiamo chiesto alla candidata sindaca che, come uno dei primi atti dopo l’insediamento, convochi tutte le organizzazioni, a cominciare dai promotori del referendum Salviamo Firenze, per avviare una riflessione sul da farsi per rendere la nostra città più a misura di chi la vive”.
Potete leggere di più sulle proposte di Ecolò qui.