Un anniversario che ci impone un impegno profondo per la pace
Queste le dichiarazioni di Caterina Arciprete, Giovanni Graziani e Vincenzo Pizzolo
Oggi è un giorno di liberazione per Firenze. Il nostro primo pensiero non può che andare ai popoli oppressi, a quelli ogni giorno coinvolti in morte e orrore, a quelli che vivono sotto una dittatura.
A Firenze, la mattina dell’ 11 agosto di 80 anni fa, alle ore 7 in punto, il Comitato Toscano di Liberazione Nazionale annunciò, attraverso i rintocchi della Martinella, l’insurrezione contro i nazifascisti.
È con enorme gioia ed emozione che a distanza di 80 anni festeggiamo la liberazione di Firenze.
La generosità ed il coraggio di quelle donne e uomini che misero la propria vita a disposizione per la pace e la libertà ci impone una riflessione e un impegno profondo affinché Firenze non rinunci a svolgere il suo storico ruolo di città di Pace.
Con i conflitti in Medio Oriente, le immagini dense di orrore dalla striscia di Gaza, la continua escalation delle violenze e il pericolo dell’allargamento del conflitto, con la guerra in Ucraina, in Sudan, ed in tante altre aree del mondo reputiamo che il miglior modo per rendere omaggio a chi cadde per liberare Firenze, come Aligi Barducci “Potente”, sia impegnarsi concretamente affinché guerre, violenze e sopraffazioni cessino e non si ripetano.
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